DT1000 modello stondato - TELEPIU.net

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DT1000 modello stondato

Secondo Decoder Telepiù DT1000
Questo modello di DT1000, stondato, è il secondo decoder commercializzato da TELEPIU'.


Decoder Telepiù DT1000 frontale
Il modello è scritto sulla sinistra del frontalino.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 frontale
Sul lato destro del frontalino, partendo da sinistra, abbiamo il pulsante per lo Stand-By, con relativo simbolo. Premendo questo pulsante il display indicante il numero di canale si spegne facendo rimanere acceso soltanto un piccolo punto rosso.
Accanto abbiamo il pulsante che permette il cambio canale, solo avanzamento, con relativo simbolo che punta verso destra.
Subito dopo abbiamo il pulsante per la scelta della traccia audio, indicata dal simbolo dell'altoparlante. Questo pulsante comanda l'accensione dei led che indicano la traccia audio riconoscibile dalle lettere A e B subito accanto. Appena il decoder iniziava la decodifica della trasmissione si accendeva il led A, traccia con audio Italiano o audio principale. Premendo il pulsante si passa dal led A a quello B, traccia audio secondaria, in genere audio originale nei film, o secondo commento durante gli eventi sportivi.
Accanto al led B c'è il ricevitore dei raggi infrarossi emessi dal telecomando, riconoscibile dal simbolo delle piccole onde.
Secondo Decoder Telepiù DT1000
Vista della parte posteriore del decoder.
Secondo Decoder Telepiù DT1000
Nella parte destra abbiamo le informazioni di fabbricazione. Consuma solo 15 watt, come indicato sulla sinistra, mentre sulla destra troviamo le indicazioni di legge del ministero, e il luogo di fabbricazione: Singapore. Che strano, ricordo che i decoder per Telepiù venivano fabbricati da Seleco, mi aspettavo di vederci MADE IN ITALY. Sono passati ormai molti anni per ricostruire i fatti.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 retro
Nella parte posteriore centrale troviamo la targhetta indicante il numero di matricola del decoder. Era questo il codice da comunicare all'operatore del call center di Telepiù, per farlo inserire nel loro sistema di trasmissione codici. Il decoder, una volta ricevuto il segnale criptato, iniziava a decodificare l'immagine se questo numero era presente nella codifica del segnale trasmesso.
Sotto abbiamo le due uscite DIN. Avevano la stessa funzione della presa SCART, solo con connettore diverso. Era necessario acquistare un cavo apposito.
Accanto alle prese DIN troviamo un deviatore BY-PASS: questo serviva per restituire direttamente il segnale dall'ingresso antenna all'uscita, disabilitando il decoder.
Dopo il BY-PASS troviamo un altro deviatore: TEST. Questo serviva per abilitare un similare del monoscopio (immagine fissa con due barre nere al centro), in questo modo era più semplice trovare il canale di trasmissione del modulatore interno del decoder.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 retro
Nella parte posteriore destra del decoder troviamo i connettori relativi all'antenna. TV andava collegato direttamente all'ingresso antenna del TV. Su ANT si collegava il cavo proveniente dall'antenna sul tetto, e in mezzo troviamo la regolazione della sintonia (SINT). Questo regolatore non era altro che un piccolo potenziometro il quale, mediante rotazione con un cacciavite di precisione, permettava la regolazione del canale di trasmissione del modulatore interno al decoder, qualora quello impostato fosse disturbato da altre trasmissioni.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 lato inferiore
Vista inferiore del decoder. Per aprire il coperchio è necessario togliere gli adesivi della garanzia con le scritte rosse, e svitare la vite centrale mediante una pinza, in quanto non ha forma standard per l'uso dei cacciaviti.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 cover
Il coperchio ha due linguette che si incastrano nello chassis, per toglierlo è necessario prima spingerlo avanti con delicatezza, poi sollevarlo per poter estrarlo completamente, ed accedere così a tutta l'elettronica del decoder.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 scheda elettronica
Vista dall'alto del decoder aperto. In alto a sinistra c'è la sezione del sintonizzatore hertziano che serviva per agganciare le frequenze dei canali, sia criptati che non. In alto a destra c'è la sezione alimentazione; si nota il trasformatore, coperto di rosso, che trasforma la tensione di linea in tensione più bassa per poter alimentare tutte le sezioni del decoder. In basso a sinistra e destra abbiamo due sezioni coperte, deduco si tratti del circuito di decodifica del segnale criptato.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 tuner
Dettaglio della sezione del sintonizzatore hertziano. La schermatura presente otimizzava le prestazioni di ricezione, in quanto il minimo disturbo sganciava la decodifica per segnale insufficiente.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 alimentazione
Dettaglio della sezione di alimentazione del decoder. Il trasformatore generoso, per il consumo che aveva (15 watt), era ben dimensionato infatti ricordo che non scaldava molto.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 regolatore tensione
Nel dettaglio, sulla destra si nota un IC7905, fornisce la tensione di 5 Volt per l'alimentazione della logica.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 decodificatore
Le due sezioni coperte in dettaglio, situate nella parte infeiore della scheda madre, provvedo ad aprirle per vedere cosa si nasconde sotto.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 decodifica audio
Dettaglio della parte inferiore sinistra. Si nota l'IC 4282T della Siemens, che fa da amplificatore per segnali audio in modulazione di ampiezza, e demodulatore in modulazione di frequenza. Si occupava dell'audio.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 decodifica video
Sulla destra abbiamo il cuore del sistema di decodifica, il chip Delta 5, si occupava di ristabilire l'impulso di sincronismo, una volta ricevuto il segnale di ok dal chip accanto, il quale ha una traghetta con lo stesso numero di matricola scritto sul retro del decoder; se nella codifica era presente questo numero, il chip controllava il byte relativo che poteva avere tre valori: ok, il canale può essere visionato (quindi il Delta 5 ristabiliva l'impulso di sincronismo); ok ma non su questo canale: il decoder non ristabiliva il sincronismo in quanto l'abbonamento era in regola ma non si era abbonati al canale selezionato; oppure non ok, in questo caso il decoder non ristabiliva il sincronismo su nessn canale codificato in quanto il pagamento dell'abbonamento non era in regola, oppure abbonamento scaduto.
Il Chip accanto a Delta 5 è zoccolato in quanto poteva essere riprogrammato cambiando il numero di matricola.
Secondo Decoder Telepiù DT1000 frontalino
Infine il circuito stampato del frontalino. Nella parte bassa si notano, in nero, i pulsanti: partendo da sinistra Stand-By, avanzamento canale, e cambio audio. Appena sopra abbiano il display digit: indica il numero canale sintonizzato e gli eventuali errori sulla trasmissione codificata. Una volta sintonizzati su un canale criptato, in caso il canale rimanesse criptato, dopo circa un secondo compariva un codice di errore lampeggiante. Quelli principali che ricordo sono: E0 - abbonamento scaduto, disdetto, o pagamento dello stesso non avvenuto; E1 - matricola decoder non presente in codifica; E3 - abbonamento attivo ma il canale sintonizzato non è compreso nel contratto.
Accanto troviamo due led, il primo verde, che si accendeva a decodifica abilitata, per ascolatre la traccia audio principale, mentre quello giallo si accendeva premendo l'apposito tasto del telecomando o quello sul frontalino, per ascoltare la traccia audio secondaria. Alla estrema destra troviamo il ricevitore dei raggi infrarossi: il telecomando andava puntato verso questa zona per assicurarsi che il decoder ricevesse correttamente il comando inviato.

Questo modello me lo hanno fornito come secondo decoder, e come scritto nelle pagine precedenti durò molto di più rispetto al modello squadrato, sempre marcato DT1000.
Mi ha accompagnato per la maggior parte della durata del mio abbonamento, funzionava bene e grossi problemi non li ha mai dati.
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WebMaster Riccardo D.
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